Viaggio in Sardegna

MGOC: viaggio in Sardegna 2022

Racconto di Viaggio

Per il glorioso marchio dell’ottagono non è una novità questa lunga traversata in Sardegna, perché già nel 2004 e nel 2013 erano stati realizzati due meeting internazionali – molto ben organizzati dallo stesso team di questo terzo – nell’isola in assoluto più amata dai turisti europei, tanto ricca di paesaggi così differenti e affascinanti. E di un mare cristallino e dai mille colori, capace di sedurre milioni di viaggiatori. E’ però la prima volta per l’MG Owners Club Italia, che ha organizzato un raduno-vacanza di 10 giorni rivelatosi per tutti i partecipanti un’avventura davvero suggestiva e indimenticabile.

Si è trattato di un evento di grande risalto per questa straordinaria regione e che ha visto protagonista anche la partecipazione della cordiale popolazione locale e della struttura-base di accoglienza, il Voi Colonna Village, che ci ha ospitati con estrema disponibilità e grande ammirazione per la nostra carovana. Evento strepitoso ed entusiasmante per i 64 equipaggi che, insieme alle loro vetture, hanno animato con vivacità e un pizzico di folklore le strade della costa smeralda e dell’interno dell’isola. Hanno percorso le “country roads” sarde equipaggi provenienti da buona parte dell’Europa continentale e non: Regno Unito, Danimarca, Francia, Lussemburgo, Austria, Olanda, Belgio, Germania, Svizzera e naturalmente Italia, al volante di vetture che rappresentavano una storia lunghissima e leggendaria, dato che a maggio 2023 l’MG festeggerà il suo centenario dalla nascita. Un vero e proprio museo itinerante di cui Cecil Kimber, guru e primo artefice del sorgere dell’Morris Garage, si sarebbe detto senz’altro compiaciuto…

Le auto

La più vintage e storica delle auto presenti era una splendida J 4 del 1933, insieme ad un’altra pre-war degli anni trenta, una magnifica TA del 1938. Poi a seguire erano rappresentati tutti gli altri modelli della serie T, dalla TC (costruita in circa 10.000 esemplari fra il 1946 e il 1949) alla TD, prima Mg ad essere dotata di paraurti e realizzata anche con guida a sinistra, sempre con il motore X PAG 1250 del modello precedente. E poi la TF, anche qui un grande cambiamento, perché per la prima volta i fari erano incastonati nel parafanghi, novità recepita con grandi dubbi dai puristi del marchio. Ma la vera rivoluzione stilistica fu costituita dalla nascita della MG A nel 1955 – al raduno ce n’erano parecchie – che ruppe in modo netto con il design del passato e con 100.000 pezzi e 4 modelli in 7 anni di produzione costituì un sensazionale successo per l’ottagono, specie oltremare, marchiando un periodo vitale per il futuro dell’MG, che nel dopoguerra era stata animata dal karma “esportare o morire”.

Certo non ci si poteva aspettare che il modello successivo, la B, prodotta dal 1962 al 1980, e disegnata da Syd Enever, avrebbe, con i suoi 500.000 esemplari, polverizzato il record della A. E al raduno ce n’erano parecchie, nelle varie versioni, roadster e coupé GT, oltre alla più muscolosa C (3.000 cc, montato anche sulla Austin Healey) e al V8 con motore 3.500 a 8 cilindri Rover, capace di grandi prestazioni ma anche di una guida “souple” per la presenza di una incredibile coppia. Infine c’erano le ultime nate F e TF (mancava la RV 8), vetture dal motore centrale e quindi dotate di una grande tenuta di strada. Progetto iniziale scaturito dalla fantasia e dall’ispirazione del designer Gerry Mc Govern, destinato a un grande successo e anche a qualche problemino (HGF…).

L’inizio della nostra avventura è ”scheduled” per venerdì 2 settembre. Alcuni equipaggi, principalmente quelli europei e del Nord Italia, partono da Genova, mentre gli altri del Centro e del Sud da Civitavecchia. Ci si imbarca nel tardo pomeriggio, e c’è quindi il tempo, ritirate le chiavi delle stanze, per la cena e anche un po’ di relax. Arrivati al porto di Olbia il mattino del sabato ci si incontra tutti dopo scesi dalle due navi e appuntamento per la colazione in un bar della città. Si rivedono con emozione vecchi amici e se ne fanno di nuovi, lo spirito è quello giusto, di grande amore per le nostre vetture e di una sincera “friendship”, che si vedrà lungo tutto il raduno, anche perché qualche auto avrà dei problemi e ci sarà bisogno di aiuto reciproco. E di qualche ricambio… Non mancherà né uno né l’altro, a riprova della notevole disponibilità di tutti i partecipanti.

Inizio del viaggio

C’è un briefing una volta arrivati in hotel dell’organizzazione, che ci consegna i gadgets – compresa la borraccia che si rivelerà utilissima! – e poi… piscina o mare, come si preferisce, pranzo e al pomeriggio tutti di nuovo in spiaggia. Spiaggia stupenda, mare incantevole e bagni a profusione… felicità che sprizza da tutti i pori, è un inizio davvero inebriante.

La domenica la nostra carovana si sposta verso l’interno a Berchidda, facendo visita al Museo del vino. Interessante momento culturale, con la nostra guida che risponde ai numerosi quesiti proposti, con degustazione del vino tipico del luogo, e parecchi di noi non si fanno sfuggire l’occasione di comprarne un po’. Fa ancora molto caldo in Sardegna a inizio settembre, sembra estate piena, e dopo il pranzo si rientra volentieri in albergo per rituffarsi nelle acque verdi e blu di un mare incontaminato… un incanto!

Lunedì abbiamo una giornata all’isola di Tavolara. Niente macchine per una volta, – parcheggiarne 64 sarebbe davvero impossibile – andiamo in pullman a Porto San Paolo e ci imbarchiamo. Alcuni di noi già la conoscono (Piero Fusaroli, l’organizzatore del meeting, ci aveva portato qui nel 2004). E’ un’oasi naturale di rara bellezza, non c’è turismo dedicato, solo due ristoranti, noi pranziamo da Tonino che si è autoproclamato il re di Tavolara…

Ci aspetta un’altra giornata sensazionale l’indomani, al mattino Baia Sardinia, che ha un golfo pazzesco, da togliere il fiato, un’insenatura e un mare – il bagno è d’obbligo… – da restare estasiati. Un paesaggio che ci porteremo dentro per parecchio tempo… dopo il pranzo c’è la visita a Porto Cervo, famosa località frequentata dai vip dello spettacolo e dello sport. Molti negozi e marchi alla moda, chi è interessato si può sbizzarrire nei vicoletti che danno sulla baia, ma in effetti a fare acquisti non ci sono molti di noi…

Il mercoledì ci aspetta forse il “clou” delle nostre giornate di raduno. Ci si alza presto ma ne varrà davvero la pena! Si va a Palau dove ci si imbarca – senza auto – per la Maddalena, dove al ritorno faremo un giro dell’isola con le nostre MG. Due barche tutte per noi, dove fra l’altro pranzeremo, e bagno incredibile quasi in mezzo al mare. Il bagno della vita credo per molti… una cosa indescrivibile, una natura tutta da gustare, sembra troppo bella per essere vera. Una gioia immensa che resta nell’anima… e che si può ripetere nel pomeriggio dopo il lunch! Giornata da incastonare nella memoria.

Il giorno dopo un po’ di relax in spiaggia al Voi Colonna Village la mattina e il pomeriggio visita a Porto Rotondo, che non è lontano. Giornata un po’ più leggera, ci sta! Ma la cena è super, in un agriturismo dove ci colmano di ogni ben di Dio. Non ci facciamo mancare nulla…

Venerdì c’è un trasferimento nell’interno per una visita al Museo Etnografico e della produzione dei tappeti la mattina, e al Museo del Sughero al pomeriggio. Ma ormai purtroppo siamo in dirittura d’arrivo, la nostra scorribanda sta per finire… C’è però il tempo per un magnifico pranzo di pesce il sabato a Golfo Aranci, con pomeriggio libero sulla nostra spiaggia, mentre la domenica ci spostiamo all’interno per il pranzo a Padru, non lontano però da Olbia dove la sera ci dobbiamo imbarcare per il ritorno. C’è tempo tuttavia per fermarsi prima a un centro commerciale per comprare qualche prodotto locale: ci sono qualità di mirto a profusione, introvabili sul continente.

Arrivederci

Gli addii – meglio arrivederci… – sono sempre un po’ tristi per i bei momenti passati insieme ma… a maggio 2023 l’MG Owners Club Italia organizzerà un meeting internazionale in Toscana, con le spiagge rese famose dai film italiani come “Il sorpasso” e visita alle celebri città d’arte dell’interno. Dunque l’appuntamento ce lo diamo sin d’ora in Versilia!